Giornata della Memoria
Nell'ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, la classe 3B del Plesso A. Buzzolla, ha presentato un e-book realizzato dai ragazzi in collaborazione con le docenti Annalisa Andreello, Chiara Dall'Armellina e Serena Agostini, contenente sguardi, commenti e riflessioni sulla poetessa di Theresienstadt Ilse Weber.
L'evento si è svolto presso l'auditorium Saccenti di Adria, alla presenza delle autorità locali e di alcune classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado, dove gli studenti sono stati protagonisti con racconti e testimonianze raccogliendo l'appello di Liliana Segre affinchè "non prevalga l'indifferenza".
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Con queste parole i ragazzi Anita Romagnolli e Akil Beqiri hanno aperto la presentazione dell'artefatto al termine del quale hanno cantato la ninna nanna “Wiegala” e una canzone in lingua yiddish "Ale Brider", la lingua del popolo ebraico: un canto vivace e allegro, un inno alla fratellanza internazionale e interculturale che è stato accompagnato dalle note di Bianca Vassalli e di Alessio Fornasiero, studenti rispettivamente di tromba e trombone.
<< Parlare di Shoah vuol dire principalmente parlare di orrore, di morte …
Parlare di Shoah vuol dire ripercorrere la storia di chi ha portato, in modi diversi, fino a noi ciò che è stato, per non dimenticare…
Ci viene chiesto di ricordare, di tenere nella mente e nel cuore fatti, date, persone anche se non abbiamo vissuto direttamente quel tragico periodo storico.
Parole come orrore, morte, odio razziale, paura, indifferenza sono i cardini di questo pezzo terribile della Storia dell’uomo, ma non i soli che si possono trarre da un giorno come il 27 gennaio.
Shoah vuol dire anche parlare di valori come speranza, dignità, forza d’animo, coraggio e vita…
Zachor e Hatikvah, ricordo e speranza in ebraico, sono le due strade che dobbiamo perseguire e per questo noi alunni della terza B del Buzzolla vogliamo presentarvi una donna davvero speciale, Ilse Weber.
Ebrea cecoslovacca, poetessa e musicista, Ilse ha usato voce, cuore e penna per alleviare le sofferenze dei bambini deportati. Ha lasciato testimonianze straordinarie: le ninna nanne che cantava ai piccoli nei campi prima di Theresienstadt e poi di Auschwitz, poesie e musiche intrise di ricordi e di sofferenza. Con le sue parole e la musica abbiamo realizzato un e-book, confrontandoci con lei in un immaginario dialogo, come se fosse qui tra noi. Per rendere più evocativo questo momento abbiamo voluto accompagnare le sue parole con immagini, musiche e nostre suggestioni sonore.>>